La percezione del rischio sismico, in Italia, non esiste. Non viene fatto nulla per prevenire possibili futuri disastri, e quando i disastri avvengono non si traggono le giuste lezioni.
Un importante ruolo potrebbero averlo gli organi di informazione, ma questi sembrano sostanzialmente presi dal chiacchiericcio che si accende e si spegne in funzione dell'ultima notizia, spesso inconsistente. Gli organi di informazione, in sostanza, titillano i peggiori gusti del pubblico pagante, e lo fanno nella errata idea che sia questo che fa audience e in definitiva soldi.
Tuttavia, in rari casi, si è potuto vedere che molta gente è in realtà interessata ad avere una informazione corretta e che operazioni a priori pensate come possibilmente fallimentari sono in realtà state grandi successi.
La questione del rischio sismico in Italia (come quello idrogeologico) è ampiamente sottovalutata. Molte azioni di basso costo e di grande impatto potrebbero essere realizzate: minimi provvedimenti atti ad assicurare una maggior sicurezza. Campagne pubblicitarie atte a sensibilizzare la popolazione potrebbero sortire un grande effetto per mitigare i possibili effetti dei terremoti, ma gli spazi pubblicitari pubblici non esistono o, se esistono, sono poco e male utilizzati. La sicurezza delle strutture, in Italia, è problema che non esiste. Di conseguenza, tutti progettano e calcolano strutture, con risultati disastrosi.
Una occhiuta minoranza ha avuto in mano la gestione della protezione civile e questa è stata in passato distorta al fine di gestire cose che con la protezione civile nulla avevano a che fare.
L'impressione che si ha è che enti elefantiaci e mal gestiti siano stati creati al solo fine di gestire (spendendolo) denaro pubblico. Non tanto e non solo tangenti o distrazioni di denaro, ma stipendi, onorificenze, carriere.
Non solo la Protezione Civile, che è stata nell'occhio del ciclone, ma anche l'INGV (responsabile del balletto di mappe sismiche e della interpolazione su maglia che infesta la nostra normativa facendo credere di poter "calcolare" il sisma) ed il CNR. Ovviamente ci sono sempre le eccezioni, singole eccellenze, ma l'andazzo generale è questo.
Rimuovere dai loro incarichi persone che occupano indebitamente ruoli di comando e di dirigenza è uno dei temi fondamentali del Paese. Finché non si rimuoveranno i dirigenti incapaci e non si darà vero e nuovo impulso alla ricerca, innervandola nelle reali esigenze del Paese, noi tutti, con le nostre tasse, spenderemo soldi per sostenere e mantenere apparati tanto elefantiaci quanto inutili.
Ma questo Paese, annichilito da 27 secoli di storia, tramortito dal susseguirsi degli imperi, dei regnanti, delle culture e delle grida, sembra ormai poter subire qualsiasi cosa senza reagire.