giovedì 31 marzo 2016

INCERT_ING

Da un po' di tempo si fa un gran parlare, in specie qui a Milano, ma anche a livello centrale, della certificazione "Cert-Ing", che dovrebbe garantire ingegneri certificati.

Io non ho la certificazione Cert-Ing e non credo che la chiederò.

Infatti, a me pare che avendo io conseguito la qualifica di ingegnere con una laurea e un esame di Stato, dovrei, in linea di massima, essere in condizione di fare ciò di cui mi occupo (non tutto: ciò di cui effettivamente mi occupo).

Dichiarare degli ingegneri "Cert-Ing" significa ammettere che esistono ingegneri "INCert-Ing", il che a me pare contraddittorio.

Cerchiamo di mettere ordine.

In teoria, una laurea quinquennale in ingegneria dovrebbe essere una cosa molto seria. Io non so degli altri, ma so di me stesso.

Per ottenere questa laurea, al Politecnico di Milano, e a pieni voti e lode, ho dovuto fare 29 esami universitari annuali. Sono stati anni duri, ho davvero studiato moltissimo. All'esame di Analisi I si dovevano portare a memoria tutte le dimostrazioni. Sono andato a quell'esame, il primo, con lo stesso spirito con cui uno va a farsi dire se vale qualcosa o non vale nulla.

Cinque anni e alcuni mesi, includendo la tesi. Anni assai duri. Mi sono molto sacrificato.

Poi ho fatto un esame di Stato, mentre ero militare, e non mi è parso né che fosse molto serio, né che io fossi molto preparato nelle cose che mi chiedevano. Ero più preparato nella teoria (per fortuna).

Nei 29 anni successivi alla laurea mi sono occupato di alcuni vasti argomenti in modo particolare, e non di altro. Ho ottenuto varie "certificazioni" sul campo, e mi sento di dire che nel mio specifico lavoro sono preparato.

Ora, per continuare a esercitare dovrò fare dei corsetti a punti, per ottenere CFP: ma questo è un altro discorso (che pure faremo molto presto).

La certificazione del mio lavoro è in re ipsa. Vedessero, valutassero, giudicassero: i miei clienti, e i miei colleghi, se credono.

Le università sfornano laureati impreparati? Se è così è grave. Bisogna intervenire là, allora.

Se ci sono ingegneri patentati non preparati, la cosa è molto grave. Il problema non si risolve chiedendo di diventare "ingegneri certificati", una cosa assurda, ma esaminando quando ci sono le ragioni per ritenere che un ingegnere non sia preparato in quello che fa e agendo di conseguenza. Se io accettassi di progettare un impianto elettrico di centrale "in quanto ingegnere" sarei un pazzo.

Io non ricordo di casi in cui colleghi siano mai stati radiati dall'Ordine o altrimenti avvisati.

Il problema della verifica dei professionisti purtroppo esiste, dato che alcuni non sono preparati in quello che fanno: e non possiamo saper fare tutto. Ma non si risolve creando un ingegnere con allegato pezzo di carta (cera)laccato e timbrato (a pagamento), bensì esaminando l'operato di noi ingegneri e facendo pulizia al nostro interno. Ci sono casi eclatanti. Cominciamo da quelli. Poi, il resto verrà di conseguenza.

Dichiarare un ingegnere "Cert-Ing" significa riconoscere formalmente che ci sono "Incert-Ing", non esattamente una cosa condivisibile, dato che pesca nel mucchio e non discrimina. Io non mi sento un ingegnere incerto, o non "certificato", se le parole hanno un senso, ma dato che mi ci si vuol far sentire, allora ho deciso di dichiararmi pubblicamente "Incert-Ing" e di chiedere ai colleghi che tali si sentono di aderire alla mia proposta di incertificazione. I requisiti sono:

  • Essere laureati in ingegneria quinquennale.
  • Essere iscritti a un Albo degli Ingegneri Italiano.
  • Non avere la certificazione Cert-Ing.
La incertificazione è totalmente gratuita. Chi vuole aderire può mandare "Nome, Cognome, Città, numero iscrizione all'albo" e io creerò una pagina di "Incert-Ing".

Scrivete a:

paolo.rugarli@castaliaweb.com 


Grazie!