Inizialmente sono stato contento, perché il volume si presentava bene.
Uno stimato collega genovese mi ha chiamato, e mi ha fatto notare che a pagina 165 c'è una tabella evidentemente sbagliata. Questa:
e tale tabella si presenta identica nel testo posto in Gazzetta Ufficiale. Confesso che non me ne ero accorto. Non ho infatti sfogliato, no, a una a una tutte le mille pagine per verificare cose come questa. Una tale operazione di capillare controllo della norma avrebbe richiesto più persone, esperte in vari campi, e molto molto tempo.
Ma se anche mi fossi accorto del problema (come mi sono accorto di altri problemi) potevamo noi correggere la tabella? No, non potevamo. Anche se ce ne fossimo accorti, tutto quello che avremmo potuto fare è segnalare a piè di pagina l'erroneità della tabella e la sua possibile correzione, come fatto in altre note a piè di pagina.
Poi per caso vedo in un forum che frequento una chat volatile, in cui un altro stimato e a me noto collega fa notare che le immagini della Circolare sono pessime. Naturalmente sono andato a vedere.
Con molto dispiacere devo dire che il collega ha ragione: la qualità delle figure della Circolare è generalmente scarsa, e in alcuni casi pessima, tanto che in certi casi le scritte sono illeggibili.
Ma anche in questo caso, nonostante molte figure siano state riprese e migliorate, a quanto mi hanno detto, l'editore non avrebbe potuto fare gran che, se non modificare il formato complessivo del volume, il che però avrebbe avuto altri problemi. Infatti:
- Non avrebbe potuto prendere le immagini dagli Eurocodici, ammesso che fossero eguali, perché avrebbe violato un copyright CEN. Se è vero che nella pratica corrente le immagini vengono utilizzate in violazione di ogni copyright, un editore strutturato non può fare una cosa del genere perché rischierebbe di essere chiamato in giudizio.
- Non avrebbe potuto rifare le immagini, e men che meno farle rifare "da un ragazzino" per queste ragioni:
- Una norma pubblicata in Gazzetta Ufficiale può essere riprodotta da un editore prendendo il testo della Gazzetta Ufficiale come punto di partenza e aggiungendo a sua scelta altro che possa essere utile. Certo un editore non può modificare testo o figure. L'editore non può modificare la norma (anche correggendola) o le sue figure perché potrebbero darsi conseguenze civili e penali imprevedibili che nessun editore può correre il rischio di prendersi. La figura, una volta pubblicata in Gazzetta, diventa in ogni sua parte un documento ufficiale. Anche se è molto molto scadente.
- Le immagini spesso contengono abachi e curve che possono essere anche usate per leggere dei valori direttamente. Quindi queste immagini non possono essere rifatte "a occhio" o da un "ragazzino" ma devono essere rifatte in modo vettoriale da personale tecnico competente. Ciò richiede fogli di lavoro, introduzione di formule, loro controllo ecc., tutte attività non certo scontate né banali. Certamente fuori dalla portata di un editore che non ha personale tecnico preparato a riguardo, e certamente molto onerose e tali da richiedere molto tempo. Certamente anche al di fuori dei compiti di un curatore, che semmai dovrebbe controllare un ipotetico lavoro fatto da terzi.
Questi sono alcuni effetti collaterali del volersi ostinare a fare norme tecniche emesse come decreti ministeriali e pubblicate in Gazzetta Ufficiale, soprattutto se gli Uffici Tecnici ministeriali non producono documenti di qualità sufficiente.
La ragione per la quale sul frontespizio di questa edizione c'è scritto "a cura di Paolo Rugarli", è che questa edizione contiene svariate cose che non sono le NTC o la Circolare, e che richiedevano e richiedono un competente giudizio professionale.
Le enumero:
- L'indice analitico (più di cento pagine), che nella norma non c'è.
- Le prefazioni fortemente critiche nei riguardi della normativa, argomentate e dettagliate. Possono anche non piacere, ma sono documenti di una certa importanza, io credo.
- Il programma NTCSISMA, sviluppato nel 2008 e poi aggiornato anche per il metodo neo-deterministico. Ricordo che grazie a quel programma furono evidenziati, nel 2008, il room effect e lo street effect. Il room effect fu poi corretto appositamente dalla Circolare del 2009 (interpolazione con quadrica rigata). Ebbene, fu proprio la prima edizione EPC delle NTC 2008 a mettere in luce tutti questi problemi, che furono poi illustrati in dettaglio in un articolo uscito su Ingegneria Sismica.
- I documenti di spiegazione del programma e i commenti sui dettati di legge, con alcune comparazioni tra 2008 e 2018.
- La spiegazione di base del metodo neo-deterministico.
- La scelta dei documenti suppletivi da mettere sul CD, ovvero articoli, documenti e altro relativi alla pericolosità sismica, anche tratti da importanti convegni nazionali.
- L'indicazione, quando possibile, quando reperiti, di probabili errori di stampa già presenti nella Gazzetta Ufficiale.
- La scelta di una rosa di immagini di copertina, tra le quali l'editore ha poi scelto quella finale. Tale immagine dice già molto e non è certamente casuale.
Per la produzione di questa edizione sono state usate le stesse tecniche, formato, personale e strumenti usati per tutte le precedenti edizioni.
Penso sia mio dovere nei riguardi del personale EPC, sottolineare che svariate persone hanno lavorato a questo testo con dedizione e attenzione, e con la massima cura. Le parti che erano in loro dominio sono state fatte, nel rispetto dei tempi necessari, con la massima attenzione e con il massimo scrupolo. Possono esserci errori, sviste, mancanze, certo. Ma questa edizione non è il semplice riversamento di un documento nell'altro.
Purtroppo alcune cose erano e restano, sono e saranno al di fuori del loro e del mio dominio, semplicemente tali e quali sono state emesse ufficialmente dai competenti uffici della Repubblica Italiana.
Il risultato finale delle immagini della Circolare non è soddisfacente. E' vero.
In tempi più lunghi, si cercherà di rimediare per quanto e là dove possibile. Altro purtroppo non si può fare.