A prescindere dal terremoto, che è un collaudatore inflessibile, qual è la situazione della edilizia in Italia, in tema di sicurezza strutturale?
Disastrosa. Qui una incompleta lista dei crolli senza motivo apparente. Niente terremoto, fuga di gas, inondazione o attentato terroristico. Crolli. Crolli e ancora crolli.
Alla base della situazione disastrosa l'approccio subculturale al problema della sicurezza. In Italia si ritiene che di sicurezza strutturale possano occuparsi tutti, il che genera delle situazioni abnormi. Cardine di questa situazione è una circostanza specifica. Gli errori nel costruito si possono evidenziare ad anni di distanza dal momento in cui sono stati introdotti. Restano lì sino a prova contraria. E la prova contraria sono le azioni sporadiche o rare. Che possono anche verificarsi a decenni di distanza o anche mai.
A ciò si aggiunge la convenienza economica di tutti, ma proprio tutti gli attori. Tutti hanno interesse a risparmiare.
Lo Stato, che bandisce gare al ribasso. I privati cittadini, che spendono prelevando dai loro portafogli. Le imprese, che hanno interesse a ridurre i loro costi. I professionisti incaricati, spesso pagati male, e spesso del tutto inadeguati a fare ciò che invece fanno.
Ma alla base di tutto c'è un problema culturale.
Infatti, nessuno risparmia per il cardiologo o per l'oculista, o per le medicine, o gli esami diagnostici, se può spendere spende. In quel caso è infatti percepito il valore della competenza di chi dovrà mettere mano, ed è concreto e percepito il rischio di subire danni, magari irreversibili. Del resto, un cuore non curato impiega mesi, non decenni, a generare danni irreversibili.
Allora, c'è prima di tutto una grande campagna di informazione da fare, oltre ad una revisione complessiva delle regole e delle pratiche. C'è da insegnare cosa vuol dire sicurezza.
L'ingegneria strutturale è una cosa seria. Se si sbaglia, la gente può morire. Non si mette mano al costruito senza sapere cosa si sta facendo. Il calcestruzzo armato non è per tutti. Un foro può massacrare una struttura. Piccoli interventi possono essere disastrosi.
A quando una bella campagna di Pubblicità Progresso? A quando questa, e non quella sul varietà del sabato sera?
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